Dimenticare, per qualche ora, le difficoltà della vita grazie alla seguitissima serie di Ficarra e Picone che si apre e chiude con il volto di Giuseppe Buccellato: è alla guida di un carretto trainato da un asino all’inizio ed alla fine della serie su Netflix “Incastrati”, divertente giallo del notissimo duo comico Ficarra e Picone, che ha girato alcune scene della serie a Castellammare del Golfo.

Ficarra e Picone in auna scena di “Incastrati” con Giuseppe Buccellato che traina il carretto

Conosciuto come “Sampaiolo”, soprannome del quale va fiero, Giuseppe Buccellato salta subito all’occhio in apertura della serie con il suo volto inconfondibile, segnato dall’età: sempre vissuto ai margini della società, tira a campare a Castellammare del Golfo con piccoli lavoretti stagionali e da un po’ di anni si è appassionato al mondo del cinema.

Un’altra scena di “Incastrati” in cui Ficarra si rivolge a Giuseppe Buccellato mentre lo sorpassa

Tra tanti bravi e noti attori siciliani della serie di Ficarra e Picone, Buccellato non sfigura in quanto a curriculum cinematografico: con l’inseparabile cane che lo segue ovunque, Giuseppe Buccellato ha iniziato con le varie edizioni del “Cici film festival” e prima di questa esperienza con Ficarra e Picone aveva già prestato il suo caratteristico volto, talvolta anche la sua voce, a diversi film, nazionali e internazionali, girati nella sua cittadina: Tinì il nuovo mondo di Violetta della  Walt Disney, Leaves off the tree di Ante Novakovic, la serie tv Rai “Maltese-il romanzo del commissario”, “Il delitto Mattarella” di Aurelio Grimaldi.

Ancora una scena della serie Netflix con Giuseppe Buccellato

Buccellato ha inoltre prestato il volto per alcuni spot nazionali, ed è stato diverse volte scelto dalla regista teatrale Maria Elena Masetti Zannini per i suoi spettacoli dal vivo, recitando al fianco di grandi attori come Edoardo Siravo.

Giuseppe Buccellato

Sprazzi e polvere di stelle, con qualche risata grazie a Ficarra e Picone, poi il ritorno alla sua difficile vita.

Meno buia.

Annalisa Ferrante

Giornale di Sicilia del 7 gennaio 2022