Si può rimanere una settimana senza cellulare, senza internet e quindi senza whatsapp, facebook, twitter, Instangram? Sfida accettata quella proposta da Marcello Contento ai suoi alunni dell’ITEPS Dagomari di Prato per “recuperare la relazione reale e immaginare altri modi di vivere le proprie giornate”. Un esperimento sociale proposto da un professore e giornalista siciliano che insegna nella scuola più cosmopolita d’Italia ed accettato da ragazzi italiani e di varia nazionalità, indiani, cinesi, del nord Africa, rumeni, albanesi, che hanno un’età compresa tra i 15 e i 17 anni e frequentano due classi in cui Marcello Contento da due anni insegna economia aziendale.

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Il prof Marcello Contento

Il Prof ha lanciato la sfida ai suoi  alunni: “Restiamo una settimana senza cellulare”. E loro l’hanno accolta nel tentativo di dimostrare che non soffriranno d’astinenza da social. Una settimana senza connessione e, per i casi più “estremi”, senza telefono: nell’epoca in cui il cellulare è praticamente una protesi e “chattare”, “postare” o sbirciare sui social per molti è una dipendenza a prescindere dai contenuti, la sfida consiste nel rimanere una settimana senza: da lunedì 15 maggio al lunedì successivo gli studenti e lo stesso prof spegneranno internet ed i cellulari che saranno riconsegnati allo scadere della sfida. Marcello Contento, il prof alcamese di 35 anni, infatti, darà il buon esempio agli studenti e non utilizzerà né internet né telefonino neanche lui per sette giorni. Senza social ma tramite social l’esperimento sarà seguito dai colleghi docenti che ogni giorno racconteranno cosa fanno i ragazzi ed il professore in una pagina facebook appositamente creata: “Social zero” una sorta di diario scritto da terzi, dove gli alunni e il docente racconteranno le loro giornate senza l’utilizzo dello smartphone. social zero“La sfida ha come scopo il distacco da una vita fatta di social Network e dall’utilizzo di applicazioni, quali ad esempio whatsapp,telegram, instagram e il ricongiungimento con una vita che punti alla relazione”. Socializzare senza social e rete. “E’ nato tutto per gioco – spiega Marcello Contento – dicevo spesso ai miei studenti di non usare sempre il cellulare e loro mi hanno sfidato dicendomi che nessuno, riesce a farne a meno. Da qui è partito l’esperimento che non vuole demonizzare l’utilizzo della tecnologia, internet o dei social, ma piuttosto ripensare ad una vita reale 2.0., recuperare le relazioni e immaginare altri modi di vivere le proprie giornate. Solo per una settimana”. social zero 2Ma cosa faranno in alternativa a telefonini e social? “Nel pomeriggio impegneremo i ragazzi con attività come letture, passeggiate, cinema, laboratori di giornalismo –spiega Marcello Contento- ma faremo anche attività sportive come corse e palestra, partite di calcetto, nuoto e pallavolo. C’è tanto da fare anche senza telefonini ed internet. Basta pensarci”. Gli studenti hanno realizzato un trailer su youtube dove hanno spiegato perché hanno accettato la sfida (“mi boccia” ha detto una ragazza, “voglio otto” ha detto un’altra, “secondo me non ci riesce” un altro ancora) e chiesto ai prof se il collega e loro stessi ci riusciranno (“Non ce la faranno mai” secondo alcuni, “Sono in gamba e riusciranno” secondo altri”). E il prof Contento ancora in modalità on comunica le sue ultime ore di connessione: “Il mio mondo social resterà off per una settimana”. Poi qualche tentennamento prima di lasciare il mondo virtuale: “Intendo portare fino in fondo la scommessa. Ce la farò mai?”

Annalisa Ferrante

Aggiornamento: alle ore 11 di oggi, 15 maggio, la sfida è ufficialmente partita. “Fra indecisioni e momenti di panico” gli studenti ed il prof hanno consegnato i cellulari ed abbandonato il mondo virtuale.

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